Che differenza c’è tra kilowatt e kilowattora

pannello elettrico

Che differenza c’è tra kilowatt e kilowattora

Kilowatt e kilowattora sono termini che sentiamo spesso quando si parla della bolletta della luce, ma sappiamo qual è la differenza? Sono legati ai concetti di energia e consumo ma vediamo di fare chiarezza una volta per tutte.

Cosa è un kilowatt

Un kilowatt (o chilowatt, o kW) equivale a mille watt, cosi come un chilo di farina equivale a mille grammi di farina, ed è l’unita di misura della potenza. Nel caso della bolletta della luce, il contatore di casa eroga, nella maggior parte dei casi, 3 kilowatt di potenza, cioè può fornire energia contemporaneamente fino a 3.000 watt, superati questi, il contatore salta. Facciamo un esempio: un asciugacapelli da 1.000 watt e un forno da 2.000 watt; il contatore tiene. Se accendiamo anche un ferro da stiro da 1.000 watt il contatore salta perché vengono richiesti 4.000 watt contro i 3.000 che può erogare.

Cosa è un kilowattora

Analogamente, il kilowattora (o chilowattora, kwatt hora, kW/h) è uguale a 1.000 wattora, ed è l’unità di misura dell’energia elettrica: esprime quanti watt vengono consumati in un’ora. Riprendendo l’esempio di prima, se il forno da 2.000 watt resta acceso per 120 minuti consuma 2 kilowattora (2 kilowatt in un ora).

Costo kilowattora

Chiariti questi due concetti, è più facile interpretare una bolletta della luce e capire quanto consumiamo. Ad esempio, per Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) in questo momento il costo kilowattora sul mercato tutelato in fascia oraria F0 (prezzo invariato tutta la settimana) è di € 0,276, quindi il forno di prima, tenuto acceso per due ore è costato € 0,552 (€ 0,276 x 2 ore).
I prezzi del mercato libero non sono definiti da Arera e sono quindi soggetti a variazioni a seconda del mercato e dell’offerta degli operatori.

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