In questo periodo con il prezzo del gas alle stelle si pensa ad alternative più economiche per il riscaldamento di casa: uno dei più economici è il pellet, insieme alla legna da ardere. Si potrebbe dunque pensare di prendere una stufa a pellet o una stufa a legna, ma purtroppo potrebbe non essere una buona soluzione al problema.
Pellet e legna da ardere sempre più cari
A causa della crescita della domanda e dell’aumento dei costi di produzione e trasporto dovuto al caro energia, anche il prezzo del pellet è enormemente aumentato: a febbraio 2022 per un sacco di pellet da 15Kg ci volevano in media 5 euro, adesso ce ne vogliono 15. Anche la legna da ardere è salita di prezzo: dai 12/15 euro del 2021, adesso si trova intorno ai 25 euro al quintale; tutto sommato potrebbe essere ancora conveniente a patto di avere una stufa molto efficiente e canalizzata, in modo da raggiungere tutte le stanze della casa.
Non ovunque è possibile
È necessario prestare attenzione alle norme, prevalentemente regionali, sull’utilizzo di stufe e camini a biomassa inferiore ai 10Kw: specifiche restrizioni cambiamo da regione a regione e in base alla classe dei generatori (da 0 a 4 stelle). Si può incappare a multe fino a 5.000 euro
Bonus stufe a pellet
E dire che per spingere verso la transizione ecologica e l’energia prodotta dalle biomasse (come il pellet) nel 2022 è stato varato anche un apposto bonus del 65% sull’acquisto di una stufa a pellet. Se i prezzi rimarranno così alti, e la disponibilità continuerà a diminuire, potrebbe essere stato un investimento a perdere, almeno per quest’anno.